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Il Cippo Bertolani
Cippo Bertolani(dalla relazione della dott.ssa Antonella Gabutti)
Cippo in pietra grigia locale di forma allungata circa ovale misurante cm. 50.4 di altezza e cm. 26.2 di larghezza, con uno spessore massimo di cm. 15. Sul lato più regolare, quasi appiattito nella parte centrale, è incisa una iscrizione in caratteri latini. L'iscrizione occupa circa la metà superiore del cippo e si sviluppa su otto righe. Le scheggiature, evidenti soprattutto nella parte inferiore dx. e nella parte superiore sx. non sono tali da alterare l'aspetto del monumento, la cui forma e dimensione corrispondono a quelle originarie.
Il cippo, donato al Comune di Alice Castello dal signor Anselmo Bertolani, fu recuperato demolendo o ristrutturando una muratura in cui il cippo era inglobato. Modalità e luogo di ritrovamento non sono note. A questa giacitura secondaria sono riferibili grumi di malta, minimi residui di pittura bianca e di laterizi, visibili in più punti sulla superficie lapidea.
Iscrizione su otto righe senza segni di interpunzione. Nelle quattro righe superiori l'incisione è netta e regolare; nelle tre righe inferiori l'incisione testimonia lettere meno regolari e parzialmente sovrapposte (tra la sesta e la settima riga). L'ottava e ultima riga è costituita da due lettere in posizione centrale, di indicazione numerica. L'altezza delle lettere non è costante e varia da cm. 2.7 a cm. 1.8. Due barre di sospensione si trovano al di sopra delle lettere BM (riga 3) e delle lettere PSA (riga 4). Si riporta qui di seguito l'iscrizione con relativa trascrizione. La trascrizione, a destra, rispetta l'impaginazione dell'originale e utilizza i segni diacritici convenzionali di cui si fornisce legenda:
= indica la continuazione della parola nella riga successiva (qui requiescit è diviso tra la prima e la seconda riga
( ) svolge le abbreviazioni (ad esempio bm sta per bonae memoriae)
il puntino al di sotto di una lettera indica una incerta lettura (vedi menus)
I numeri indicano le singole righe. Sebbene le norme epigrafiche prevedano l'indicazione ogni 5 righe, per facilitare i riferimenti sono state qui numerate tutte le righe.
1 HICRE 1 hic re= 2 QVIESCIT 2 quiescit 3 BMDOMNA 3 b(onae) m(emoriae) domna 4 NEBONIAPSA 4 Nebonia p(ii)s(sim)a 5 INPACE 5 in pace VICSETPLVS 6 vicset plus 7 MENVSANNVS 7 me?nus annus XC 8 XC
Traduzione: “Qui riposa Nebonia, signora piissima e di buon ricordo; visse in pace più o meno 90 anni”
Si tratta fuor di dubbio di una iscrizione funeraria che trova puntuali confronti nelle iscrizioni funerarie paleocristiane sia nell'incipit hic requiescit (“qui riposa”) sia nel formulario con l'indicazione del nome della defunta (Nebonia), qui definita piissima. Anche la sigla BM, sovrastata da barra di sospensione e sciolta in bonae memoriae (di buon ricordo), e l'indicazione in chiusura dell'età della defunta, vissuta circa 90 anni (vicset plus menus annus XC), si inseriscono nello stesso orizzonte culturale e cronologico.
La funzionalità funeraria del cippo è testimoniata, oltre che dal tipo di iscrizione, anche dalla visibilità della linea di seppellimento, ancora percepibile pochi cm. al di sotto della indicazione numerica XC.
Datazione: l'iscrizione non contiene elementi intrinseci di datazione e il ductus non fornisce di per sé caratterizzazioni datanti. Tuttavia in base al formulario che, come già detto, trova precisi riscontri nell'epigrafia funeraria paleocristiana, è assai probabile una datazione all'avanzato VI sec. d. C.
L'intervento di pulizia è stato effettuato in data 11 febbraio 2005, nella Sala Consiliare del Comune di Alice Castello, dove il cippo era conservato. L'intervento è consistito in una pulitura a secco con bisturi e pennelli morbidi e in successivi lavaggi in acqua distillata cui è seguita una bendatura imbibita in acqua distillata. La pulizia del cippo e lo studio preliminare sono stati compiuti da chi scrive, grazie al contributo del Comune di Alice Castello.
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